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martedì 24 dicembre 2013

Lager al miele di tiglio (partial mash)

Eccoci con una nuova birra prodotta in queste vacanze di Natale. Le temperature esterne dalle mie parti oscillano tra i 5-12°C, temperatura ideale per una birra a bassa fermentazione. Con il gentile aiuto del termostato e della cintura riscaldante posso tranquillamente mantenere il fermentatore attorno ai 10°C.

In questi giorni mi sono quindi dedicato alla produzione di una lager un po’ particolare. Gli ingredienti base usati sono stati:

- 2 kg di estratto di malto light

- 300 g di carapils

- 500 g di malto wheat

A questi ho aggiunto 1 Kg di miele di tiglio. Ho usato 4 luppoli in bollitura a diversi tempi di infusione ed infine due luppoli in dry hop.  Mi sono mantenuto con un rapporto BU/GU di 0,50 per bilanciare al massimo la birra. Mi aspetto che il miele come sempre renda la birra secca, mentre il carapils controbilanci per il corpo.

Come è intuibile dagli ingredienti questa volta sono stato costretto ad usare il “partial mash”: i 500 g di frumento macinato insieme ai 300 g di carapils sono stati messi in infusione per 1 ora a circa 65°C, all’interno di una mini sacca “BIAB”. Per questa operazione ho potuto facilmente usare una comune pentola da cucina in quanto il quantitativo di acqua usato era molto ridotto (3 litri). 




Nel frattempo nel pentolone da 21 litri ho iniziato a portare ad ebollizione 9 litri di acqua.
Appena il test dello iodio mi ha confermato l’avvenuta conversione dell’amido, ho estratto la sacca con i grani esausti e ho unito i 3 litri di mosto ai 9 litri di acqua in ebollizione. 




A questo punto ho aggiunto i 2 Kg di estratto di malto light e ho proseguito con la fase di bollitura insieme alle varie gittate di luppolo. A fine bollitura ho aggiunto 1 Kg di miele e i 2 luppoli in dry hop (io di norma preferisco sterilizzarli).   Ho aggiunto acqua quasi ghiacciata per raffreddare velocemente il mosto per un volume finale di 18 litri.

A 25°C ho quindi inoculato il lievito e messo il fermentatore sul balcone. Il mattino seguente il termostato segnava 10°C e il gorgogliatore ha iniziato a dare i primi segni dell’attività del lievito…
Spero che questo ceppo non produca troppo diacetile (mi sono accorto di essere molto sensibile a questa molecola…ho una soglia percettiva molto bassa). In ogni caso farò una bella fase di diacetyl-rest per farlo riassorbire dal lievito il più possibile.

A breve ulteriori aggiornamenti…

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