Ecco qua l'ultima creazione: una bellissima Bitter inglese. Prodotta con Maris Otter, qualche malto speciale, zucchero candito e fiocchi d'orzo....oltre al mio luppolo Cascade.
Questa cotta è stata molto faticosa perchè era aperta al "pubblico", ovvero ai miei amici. Oltre che brassare, ho dovuto spiegare il processo di produzione, sotto un sole cocente.
Bellissima esperienza e molto divertente, ma molto faticosa!
Ecco qua il nostro risultato:
La birra è molto limpida a temepratura ambiente, con schiuma persistente e un bel colore ambrato. Ho provato per curiosità ad abbassare la temperatura a 8°C per vedere se ottenevo l'effetto Chill Haze, fenomeno effettivamente confermato. Le proteine, raffreddando la birra, si sono denaturate, causando una notevole torbidità, nostante l'utilizzo dei malti modificati e di un protein rest di 15 minuti.
E' una creatura abbastanza alcolica, sui 6 gradi. L'amaro è piacevole e si amalgama bene con il gusto caramelloso. Leggermente più "watery" (ma proprio poco) della prima versione nella quale non avevo usato zuccheri aggiuntivi.
Per questa cotta ho voluto ottenere la stessa IBU della gemella precendente, ma con gittate spinte verso l'aroma. Nel complesso preferisco questa versione per quanto riguarda schiuma, aroma luppolo e gradazione. La precedente vince nel gusto più deciso e nel colore più intenso.
Questa cotta è stata molto faticosa perchè era aperta al "pubblico", ovvero ai miei amici. Oltre che brassare, ho dovuto spiegare il processo di produzione, sotto un sole cocente.
Bellissima esperienza e molto divertente, ma molto faticosa!
Ecco qua il nostro risultato:
La birra è molto limpida a temepratura ambiente, con schiuma persistente e un bel colore ambrato. Ho provato per curiosità ad abbassare la temperatura a 8°C per vedere se ottenevo l'effetto Chill Haze, fenomeno effettivamente confermato. Le proteine, raffreddando la birra, si sono denaturate, causando una notevole torbidità, nostante l'utilizzo dei malti modificati e di un protein rest di 15 minuti.
E' una creatura abbastanza alcolica, sui 6 gradi. L'amaro è piacevole e si amalgama bene con il gusto caramelloso. Leggermente più "watery" (ma proprio poco) della prima versione nella quale non avevo usato zuccheri aggiuntivi.
Per questa cotta ho voluto ottenere la stessa IBU della gemella precendente, ma con gittate spinte verso l'aroma. Nel complesso preferisco questa versione per quanto riguarda schiuma, aroma luppolo e gradazione. La precedente vince nel gusto più deciso e nel colore più intenso.
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