Nella mia recensione del Brew Monk, data la spesa importante del macchinario, voglio essere il più critico possibile per permettere a chi legge di farsi un’idea completa e decidere se buttarsi o no su questo prodotto. Ho dovuto effettuare due cotte per potermi chiarire le idee.
CRITICHE:
1) Partiamo dalle istruzioni: voto 4/10. Prima cosa, sono in inglese... con rimando al sito ufficiale per quelle in italiano. Qua c'è un po' di patriottismo, in ogni caso per la spesa non indifferente del Brew Monk forse il libretto potevano metterlo anche nelle altre lingue (almeno hanno pensato all’ambiente!). Ma soprattutto le istruzioni non sono così dettagliate come dovrebbero e lasciano l’homebrewer un po’ da solo ad arrangiarsi. Spiegano bene il montaggio, ma poco la pratica. Dopo la mia prima cotta ho già individuato alcune cose che potevano essere tranquillamente evidenziate sul libretto. Che riporterò in questa recensione.
2) Uno di questi “dettagli” riguarda la “potenza” (watt) da applicare per riscaldare il mosto. Di default è applicata una potenza da 2500 watt. Io nella prima cotta per evitare di far saltare la corrente, ho selezionato 2000 watt per tutte le fasi (dal protein rest, al mash, alla bollitura). Il problema che si è presentato è il seguente.
Esperienza pratica:
temperatura attuale: 50°C
temperatura da raggiungere: 66°C
Tempo a 66°C: 45 minuti
potenza: 2000 watt
Il sistema con 2000 watt scalda in pochissimo tempo il mosto e fa partire il timer impostato appena raggiunge i 66°C. Piccola nota: la sonda di temperatura è al fondo del pentolone!
Peccato che in superficie la temperatura è chiaramente più bassa (55°C), rispetto a quella misurata al fondo (66°C) vicino alla resistenza, sopratutto se i grani faticano a filtrare e ricircolare.
Il mosto ricircolando raffredda la parte al fondo del pentolone e di conseguenza la resistenza riparte facendo schizzare la temperatura nuovamente a 66°C (+ inerzia termica che la porta anche a 70°C). E così via. Oscillando per un bel po’ di tempo finché la temperatura non risulta omogenea in tutta la pentola.
Io ho impostato 66°C per 45 minuti, ma il risultato pratico è stata un’oscillazione della temperatura da 55°C-70°C per 30 minuti! Solo gli ultimi 15 minuti l’oscillazione è stata “solo” di 65°C-72°C.
Non credo sia un difetto del Brew Monk. Credo solo che giocando correttamente con i parametri (potenza, velocità di ricircolo) queste oscillazioni si possano ridurre notevolmente. Ma queste cose avrebbero dovute descriverle nel libretto. Suggerendo una potenza ideale per il mash e una per il boil. Inoltre un buon ricircolo è dato da una corretta velocità della pompa (regolabile dalla valvola a sfera) e dal tipo di grani utilizzato.
3) immissione dei grani. se ti dimentichi qualcosa dopo che fai partire il mash è molto difficile aggiungerla. Mi spiego meglio. Per aggiungere la "dimenticanza" bisogna:
- fermare la pompa
- togliere il dado centrale
- sfilare la griglia superiore
- aggiungere i grani
- richiudere il tutto
Con il rischio che alcune trebbie possano accidentalmente finire nel tubo "troppopieno"
Soluzione? Non dimenticarsi nulla!
4) Coperchio: mettere e togliere il coperchio durante il mash se lo si desidera non è semplicissimo. Significa spegnere la pompa, togliere il raccordo curvo, alzare il coperchio. E poi rimontare il tutto.
5) Nel libretto si raccomandano di stare attenti a non far andare delle trebbie al di fuori dei due filtri (disco superiore ed inferiore che le mantiene all’interno del “malt pipe”). Peccato che il disco superiore non abbia perfettamente lo stesso diametro del malt pipe. Pertanto ai bordi del disco un po’ di trebbie leggere (quelle che galleggiano) usciranno dal malt pipe e finiranno in circolo. A mio parere la pompa non dovrebbe risentirne, soprattutto se si attua la procedura di pulizia con acqua calda descritta nelle istruzioni, ma ho ritenuto opportuno segnalarlo.
6) Raffreddamento con serpentina: funziona ma la si deve appoggiare sul filtro bazooka che rischia di schiacciarsi un po’
PREGI:
1) Visti i sistemi automatici concorrenti il prezzo diventa sicuramente uno dei punti di forza. Facendo due conti diventa competitivo anche con i sistemi “manuali” (pentola mash, lauterbin, termometro ecc…).
2) Pulizia: è un sistema che si smonta facilmente e si pulisce altrettanto facilmente. Inoltre facendo ricircolare acqua calda come consigliato si riescono a lavare anche le parti interne. Non è necessario avere altre pentole se non quella per scaldare l’acqua di sparge che però non necessita poi di pulizia (dovrà solo asciugarsi)
3) Possibilità di programmare fino a 9 step di temperatura e 9 reminder di aggiunta luppolo. E di salvare fino a 9 ricette. Davvero molto utile.
4) Sparge: mentre si effettua lo sparge, sotto si può portare già a bollitura. Il mosto in risciacquo ricade direttamente nella pentola che sta andando a bollitura.
5) Raffreddamento: finalmente posso monitorare la temperatura durante il raffreddamento direttamente sul display, cosa che prima non potevo fare se non con termometro immerso.
6) Ripetibilità delle ricette: con un sistema del genere è molto più facile anche per piccole cotte avere un po’ di ripetibilità in più.
7) Travaso finale: dopo il whirpool basta aprire il rubinetto e travasare direttamente nel fermentatore.
SUGGERIMENTI:
Questi sono i miei suggerimenti:
1) macinare non troppo fine (io ho aumentato un po’ la distanza di fabbrica del barley crusher)
2) se disponibile aggiungere lolla di riso (5%)
3) protein rest con potenza 2300 watt con ricircolo elevato;
4) step del mash: 1500/1800 watt con ricircolo alto se filtra bene, basso/intermedio se i grani faticano a filtrare;
5) bollitura a 2300 watt senza ricircolo
6) usare assolutamente le hop bag per il luppolo. Aiuta durante la fase finale di filtraggio a non intasare il bazooka
COMMENTO FINALE
Per tirare le somme bisogna come sempre rispondere ad una sola domanda: lo compreresti di nuovo? La mia risposta è sì. È un buon macchinario con un ottimo rapporto qualità/prezzo, che con i giusti accorgimenti permette di risparmiare tempo ed essere precisi con tutte le fasi della birrificazione.
ALCUNE FOTO
Complimenti per l'articolo. Quindi come hai risolto per la temperatura di mash? Qualche altra accortezza? speravo che la temperatura con ricircolo fosse molto più precisa di quanto hai scritto
RispondiEliminaUso questo attrezzo da tempo, da molto prima che uscisse in commercio nei classici siti di homebrewer. Tutti i difetti che hai elencato in realtà non esistono, vado a spiegarti il perché :
RispondiElimina1) Piccolezze. Si trova di tutto e di più online.
2) Il ricircolo va acceso sin dall'inizio, quando la caldaia ancora sta cercando di andare in temperatura. Questo fa si che l'acqua più calda si sposti dal basso all'alto rendendo così omogenea la temperatura di tutto il mosto. Ho fatto diversi test e la temperatura nella parte più alta può essere più bassa di 1 grado massimo.
3) Quando immetti i grani devi togliere la valvola del troppo pieno (se l'hai messa) e mettere il dado che impedisce la caduta dei grani direttamente sul fondo. Poi togli il dado, metti la griglia filtrante e rimetti la valvola del troppo pieno. Niente di più. Questi componenti li puoi cmq manovrare anche a mash avviato.
4) Collega un tubo al beccuccio del ricircolo. Il tuo in acciaio lo tieni lateralmente e dentro al foro del coperchio tieni il tubo. Cosi puoi aprire il coperchio, modificare e cmq controllare tutto senza spegnere la pompa e senza smontare nulla.
5) Il filtro superiore anche se non è perfetto non da problemi perché è quello inferiore che, aiutato da una bordatura, rende più "ermetico" il filtro.
6) Il filtro nel rubinetto non l'ho mai usato! Se usi bene le trebbie e la pompa di ricircolo vedrai che non ti serve.
Quanti litri minimo potrei fare per delle mini cotte ad esempio per provare delle ricette? 6-8 litri? Ed un massimo di 25 litri?
RispondiEliminaho notato anche io lo stesso problema di temperatura... c'è una netta differenza, e ho provato anche a regolare la potenza ma non ho ottenuto grandi risultati perchè l'acqua sul fondo si esauriva presto una volta acceso il ricircolo. avete altri suggerimenti magari con esperienze e dati.... per il resto mi trovo molto bene.
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